ECHI DI POESIE NEL TEMPO dai greci a noi - 11.9.2025

 


Un viaggio in versi attraverso il tempo: dalle origini della poesia nella Grecia antica fino alle voci contemporanee, questo momento di lettura intreccia parole e temi che attraversano i secoli e continuano a parlarci. I testi selezionati, letti ad alta voce dagli studenti del Liceo Classico Diodato Borrelli, sotto la guida delle professoresse Francesca Castagnino e Anna Maria Verzino, seguiranno un filo tematico che unisce epoche e sensibilità diverse, rivelando come la poesia riesca a essere sempre attuale, specchio dell’animo umano e del mondo che lo circonda.

Il tema dell'11.9.2025: FRAGILITA' DELL'UOMO

La fragilità dell’uomo: le stirpi umane come le foglie

 

La poesia, con la sua delicatezza e la sua forza, e il linguaggio perfetto per raccontare le nostre crepe, le nostre incertezze e le nostre ferite nascoste.

Le poesie che ascolterete affrontano questa fragilità espressa in una immagine destinata ad avere enorme successo nella storia della letteratura: la vita umana come le foglie sugli alberi in autunno, che può essere da un momento all'altro portata via dal "vento". È unimmagine che rappresenta la fragilità del corpo che invecchia, dell'animo di fronte al dolore, dei sogni che si infrangono ma anche la ciclicità a cui e sottoposta l'esistenza dell'uomo.

 1. La similitudine con le foglie e di derivazione omerica. Limmagine delle stirpi degli uomini sono paragonate alle fragili foglie che, fiorite in primavera, ben presto in autunno cadono dai rami. 

Cosi Omero dice infatti nel VI libro dell’Iliade:

 

οη περ φλλων γενετοη δκαὶ ἀνδρν.

φλλα τμν τ' ἄνεμος χαμδις χει, ἄλλα δθ' ὕλη

τηλεθωσα φει, ἔαρος δ' ἐπιγγνεται ρη·

ς νδρν γενεὴ ἣ μν φει δ' ἀπολγει.

 

Come stirpi di foglie, così le stirpi degli uomini;

le foglie, alcune ne getta il vento a terra, altre la selva

fiorente le nutre al tempo di primavera;

così le stirpe degli uomini: nasce una, l'altra dilegua.

 

2. Limmagine delle foglie torna in Mimnermo, poeta del pessimistico rimpianto della giovinezza. Il poeta reinterpreta la citazione omerica trasformandola in uno spunto per riflettere sulla caducita della giovinezza, destinata a lasciare presto il posto alleta della maturita.

 

μες δ’οά τε φύλλα φύει πολυάνθεμος ρη

αρος, ὅτ’ αψ’ αγς αξεται ελίου,

τος κελοι πήχυιον πχρόνον νθεσιν βης

τερπόμεθα, πρς θεν εδότες οτε κακόν

οτ’ γαθόν Κρες δπαρεστήκασι μέλαιναι,

μν χουσα τέλος γήραος ργαλέου,

δ’ τέρη θανάτοιο μίνυνθα δγίγνεται βης

καρπός, ὅσον τ’ πγν κίδναται έλιος.

 

Siamo come le foglie nate alla stagione florida

- crescono così rapide nel sole-:

godiamo per un gramo di tempo i fiori dell’età,

dagli dei non sapendo il bene e il male.

Rigide, accanto, stanno due parvenze brune:

l’una ha un destino di vecchiezza atroce,

l’altra di morte. E il frutto di giovinezza è un attimo.

Quando dilaga sulla terra il sole.

 

3. Con Bacchilide, poeta nativo dellisola di Ceo, ritorna limmagine delle foglie come metafora della vita umana ma ha anche inizio unaltra immagine destinata ad avere molta fortuna nella letteratura: come le foglie sono le anime che nellaldila sono pronte a raggiungere la loro dimora eterna.

νθα δυστνων βροτν

ψυχς δη παρΚωκυτοῦ ῥεέ-

θροις, οἷά τε φλλ' ἄνεμος

δας νμηλοβτους

πρνας ργηστς δονεῖ.

Lì conobbe le anime degli sventurati mortali presso le correnti del Cocìto, come le foglie il vento

sulle alture nutrici di greggi dell'Ida splendenti scuote.

 

4. La stessa immagine immagine ritorna anche nella letteratura latina, in Virgilio, nel libro VI dell’Eneide.

 

Huc omnis turba ad ripas effusa ruebat []

quam multa in silvis autumni frigore primo

lapsa cadunt folia, aut ad terram gurgite ab alto

quam multae glomerantur aves, ubi frigidus annus

trans pontum fugat et terris inmittit apricis.

 

Qui tutta una folla dispersa si precipitava alle rive, […]

quante nelle selve al primo freddo d’autunno

cadono scosse le foglie, o quanti dall’alto mare

uccelli s’addensano in terra, se la fredda stagione

li mette in fuga oltremare e li spinge nelle regioni assolate.

 

Da Virgilio, grandissimo poeta latino, limmagine delle anime che nellaldila si raccolgono a una a una come le foglie che cadono a terra a una a una in autunno, arriva fino a Dante, il padre della letteratura italiana. Cosi dice infatti nel canto III dell’Inferno:

 

5. Dante, Inf., III, 111

Come d’autunno si levan le foglie

L’una appresso all’altra, fin che ‘l ramo

Vede a la terra tutte le sue spoglie,

similemente il mal seme d’Adamo

gittansi di quel lito ad una ad una,

per cenni come augel per suo richiamo.

 

Ma l’immagine, forse più eloquente della letteratura, e quella di Ungaretti che descrive la precarietà vita dei soldati in guerra, fragile come appunto le foglie sugli alberi in autunno.

6. G. Ungaretti, L’allegria, Soldati

Si sta come

D’autunno

Sugli alberi

Le foglie.

















Commenti

Post più popolari