
SANTA SEVERINA - C’è una vera e propria passione per la poesia. Non un ritorno, ma un maggiore interesse nei confronti dei versi poetici da parte del pubblico di lettori e non solo. Lo conferma la seconda giornata del festival ‘A sud di ogni altrove’ promosso dal comune di Santa Severina e diretto da Angela Caccia. Nonostante il giorno feriale, l’11 settembre, nella cornice del Castello di Santa Severina, la seconda giornata dell’edizione 2025 della rassegna ha confermato il crescente interesse per la parola poetica, richiamando un pubblico attento e numeroso nonostante il giorno feriale.
Impeccabile l’organizzazione, frutto della collaborazione tra le associazioni che sostengono la rassegna – i Borrelliani, la Pro Loco Siberene, il Museo del Caffè e il Caffè Letterario, la cooperativa Aristippo e il Liceo Borrelli – con la conduzione di Daniela Strangis ed Anna Violante. A dare il benvenuto, il sindaco di Santa Severina, Lucio Giordano, che ha ribadito quanto il festival abbia attecchito nei cuori del pubblico perché pone la sua attenzione sulla “gentilezza della parola”.
La serata ha proposto un intenso dialogo sulla traduzione poetica, con gli interventi dei poeti e critici letterari Cinzia Demi e Giuseppe Onofrio. Demi ha parlato di “benevolenza necessaria” nell’approccio ai testi, mentre Onofrio ha descritto il poeta come “colui che sa cambiare lo sguardo e modulare l’animo verso l’altro, in una sorta di pietas comune”. Angela Caccia ha richiamato un saggio di Antonio Prete, che definisce il traduttore di poesia “ospes”, termine latino che indica al tempo stesso ospite e ospitato, immagine che ben rappresenta l’incontro fra poeti. Momenti di grande emozione sono arrivati dalle letture di Anna Lauria, da Corigliano, e di Felice Foresta, da Catanzaro, oltre ai versi ritrovati della compianta preside Donatella Calvo, interpretati dalla sorella, la giornalista Giovanna Calvo. Ha incantato il giovanissimo talento cosentino Gabriele Garofalo, capace di scrivere in greco e latino e recente vincitore del premio dell’Ambasciata Greca di Atene. Le studentesse del Liceo Borrelli hanno infine offerto una raffinata performance bilingue nella rubrica “Echi di poesia nel tempo”, sul tema “La fragilità dell’uomo”.
A premiare i partecipanti, tra gli altri, Bruno Cortese, Anna Maria Sulla, Gino Barone, Angelina Squillace, Anna Maria Verzino e il sindaco di Santa Severina. L’atmosfera è stata arricchita dalle suggestioni musicali dei maestri Francesco Castagnino al flauto e Davide Trocino al pianoforte, con musiche di Ennio Morricone. Presente in sala, Maurizio Caruso, marito della Demi, nativo del cosentino, apprezzato pittore le cui opere sono state ospitate in musei e gallerie sia in Italia che all'estero. La seconda tappa del festival, dopo l’apertura del 6 settembre, conferma così Santa Severina come luogo privilegiato per la poesia, capace di attrarre e coinvolgere un pubblico ampio anche in un semplice giovedì di fine estate.
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