REPORTAGE DELLA SERATA DEL 14.9.2024 - MARIA CIANCIARUSO


Si è svolto sabato 14 settembre il primo incontro del Festival di Poesia “A sud di ogni altrove” sotto la direzione artistica di Angela. A fare da sfondo ad un evento così intenso, il castello di Santa Severina. Nel corso della serata, che ha visto la partecipazione di autorità e associazioni locali, sono stati premiati poeti talentuosi, che si sono contraddistinti a carattere nazionale e locale.

Francesco Filia e Domenico Cipriano, due poeti di spicco, hanno fatto conoscere le proprie opere e la propria arte, attraverso un dialogo, reso intenso dalla conduttrice Daniela Galasso che è riuscita a far emergere ciò che c’è dietro ad ogni verso.

Un fluire di emozioni e di vibrazioni, grazie alla voce di Sabrina Zumpano e alle note di chitarra di Elisa Buonaccorsi che hanno allietato la serata, rendendola più briosa.

Musica, poesia, filosofia e letteratura si sono combinate fino a fondersi, in un unico viaggio, accompagnato da richiami della propria origine, ma anche da angoscia ed inquietudine, con una domanda che diventa un punto di partenza: “Cosa salvare?”

“A sud di ogni altrove” riesce a salvare la poesia, quella stessa arte fatta di dettagli e conoscenza, che parte da lontano, per arrivare al cuore di tutti. Filia e Cipriano hanno fatto conoscere “Il corpo di Napoli” e il Dio Nilo in quella Spaccanapoli di radici marce e vite ostinate, ma che rappresenta nello stesso tempo la rinascita, la stessa rinascita che può e deve venir fuori dai ritrovamenti, dai resti, dalla ricostruzione che spinge ad inventare e reinventare se stessi.

Una poetessa locale Paola Deplano ha fatto conoscere la storia della Montedison, di Crotone, di quell’ultima cenerentola e di quella regina perduta, di un territorio che si snoda tra mille contraddizioni e tra mille bellezze come i versi di Luigi Capozza.

Non solo poesia, un festival a 360 gradi che ha premiato l’impegno di Carlo Gallo e di Giuseppe Caruso.

Parole d’amore che riecheggiano nei versi di “Amore mio” poesia di Ofelia Giudicissi, decantata da Maria Cianciaruso, che narrano un amore vivo tra i ricordi, un canto intenso che ha fatto riecheggiare un inno che diventa un imperativo “Amami/Amami/gravemente amami”.

“Il luogo dove batte il cuore di ogni cosa” la frase che maggiormente ha rappresentato questa serata, quel luogo diverso per ognuno, quel luogo che in una sera di fine estate, Santa Severina, partendo dalla poesia, è riuscita ad imprimere come ricordo indelebile che ha toccato le corde del cuore. 

Questa seconda edizione del Festival di Poesia, organizzata dal Comune di Santa Severina, ha beneficiato della collaborazione di diverse associazioni e istituzioni locali, tra cui la Pro Loco Siberene, l'Associazione dei Borrelliani, il Museo del Caffè, la Cooperativa Aristippo e il Liceo Classico Diodato Borrelli.


 

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