REPORT DEL 28.9.2024 - MARIA CONCETTA AMMIRATI
Qualcosa avverrà
c'è un ribollio di silenzi fin nelle pieghe
-e prima e dentro- un antesignano
l'attrito selvaggio
del pensiero che resiste a rifrangenze:
parole unite e disunite
fragili
pronte a dissolversi nel nonsenso.
Al di fuori
l'orizzonte è questa sincera cicatrice
il passaggio incustodito tra ciò che è
e ciò che vorresti fosse. E senti avanzare
decisa spregiudicata
la coscienza
e tu sei il ragno
che finalmente intreccia le sue tele
Il ribollio dell'acqua che trabocca dalla pentola e il sogno frammentato
rappresentano l'energia e la tensione che precedono un evento significativo.
Questo ribollio di silenzi e l'attrito selvaggio del pensiero suggeriscono un
conflitto interiore, una lotta tra ciò che è e ciò che potrebbe essere e al
contempo suggeriscono il forte legame della poetessa con la parola scritta e
con il desiderio di creare ordine e significato dal caos. Come un ragno che
intreccia la sua tela.
E non è forse la poesia stessa, l’arte della parola, ad
esplorare temi di attesa, trasformazione e la lotta per dare un senso alla
propria esistenza?
L'incontro tra questi due grandi autori ha rappresentato un
momento di alto valore culturale, in cui la poesia è stata celebrata come forma
d'arte capace di unire e ispirare.
Rita Pacilio, nota per la sua intensa capacità evocativa, con la sua voce,
carica di emozione, ha trasportato gli ascoltatori in un viaggio attraverso le
sfumature dell'animo umano, affrontando temi come l'amore, la solitudine e la
ricerca di identità. Pacilio ha condiviso anche alcuni retroscena sul processo
creativo, svelando come le esperienze personali e le influenze culturali
abbiano plasmato la sua scrittura. La sua poetica, alimentata da tematiche
socio-psicologiche e spirituali, ha toccato corde profonde, esplorando temi
come la solitudine, il dolore, la violenza e l'amore. Una performance che ha
evidenziato l'importanza della poesia come strumento di esplorazione e
condivisione della bellezza e della vita.
Plinio Perilli, poeta e critico letterario di fama, dal canto suo, ha portato
sul palco una prospettiva diversa, la sua vasta esperienza e il suo amore per
la parola scritta. Con il suo stile incisivo e provocatorio, ha esaminato le
contraddizioni della società contemporanea attraverso la poesia. Perilli ha
condiviso con il pubblico alcune delle sue opere più significative, offrendo
spunti di riflessione sulla natura dell'arte poetica e sul ruolo del poeta
nella società contemporanea. Le sue letture hanno suscitato riflessioni
profonde, invitando il pubblico a interrogarsi su questioni esistenziali e
sociali. La sua presenza ha arricchito il festival, offrendo un prezioso
contributo alla comprensione e all'apprezzamento della poesia e sulle sue
potenzialità come strumento di cambiamento. Di grande impatto i suoi versi sul
“Dono” come esperienza interiore, una chiamata che risuona nel profondo
dell'anima. Perilli ha sottolineato che il vero significato del donare risiede
nell'essere donati, nel sentirsi parte di un atto di generosità che trascende
il semplice scambio materiale. La gioia inesprimibile di cui parla l'autore è
quella che si prova quando ci si sente completamente immersi nel gesto del
dono, quando si percepisce che il valore del donare va oltre il tangibile e
tocca le corde più intime della nostra esistenza.
La poesia, tutta la poesia, quindi, celebra la bellezza e la
profondità del dono come un atto di amore e di connessione umana, un richiamo
implicito alla “social catena” di leopardiana memoria. Un legame capace di dare
origine a un “più onesto e retto conversar cittadino”, a “giustizia e pietade”
al “vero amor” tra gli uomini.
La poesia, come ci suggerisce il poeta latino Ovidio, diventa
davvero un'arte divina. Essa ci connette con il trascendente, ci offre
strumenti per esplorare la nostra interiorità e ci permette di resistere alle
ingiustizie. In un mondo sempre più frenetico e materialista, la poesia ci
ricorda l'importanza di fermarci, riflettere e apprezzare la bellezza e la
profondità della vita.
Ad arricchire l’evento, le note al pianoforte del maestro Gianluigi Borrelli e le performance dell’Associazione Corale del Vescovado guidata dal maestro Daniele Lorenti.
Le esibizioni musicali, eseguite con maestria e sensibilità,
hanno creato un perfetto contrappunto alle parole dei poeti, amplificando le
emozioni e rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente.
Seguendo il format dello scorso anno, nel corso del festival sono stati dati
dei riconoscimenti alle associazioni del territorio che si sono distinte per
l’impegno sociale. Ospiti dell’incontro del 28 settembre la Pro Loco di
Strongoli, per il costante impegno nella promozione del patrimonio culturale e
storico del territorio; l’Associazione Umanitaria Giulia Marinello per la
dedizione e il sostegno ai bambini malati e alle loro famiglie; la Compagnia
Teatrale il Sorriso per la passione nel mettere in scena spettacoli di qualità
con l’intento di coinvolgere la comunità in maniera significativa.
Nel corso della serata è stato dato spazio anche ai poeti
emergenti del territorio, Gianluca Facente, Giovanna Ripolo, Marco Ciconte.
A sud di ogni altrove, anche in questa seconda edizione, è
stato un successo, non solo per la qualità delle performance, ma anche per il
senso di comunità che ha saputo creare. La poesia, in questa occasione, si è
rivelata un linguaggio universale capace di unire le persone, invitandole a
riflettere e a sognare insieme.
Un plauso speciale va all’ideatrice e direttore artistico
del festival, Angela Caccia, che ha saputo coinvolgere con grande abilità
diverse associazioni del territorio nell'organizzazione dell'evento creando un team
compatto formato dalla Pro Loco Siberene, dalla Cooperativa Aristippo, dal
Liceo Classico “D. Borrelli”, dal comune di Santa Severina, dall’Associazione
Caffè Letterario, dall’Associazione I Borrelliani. Grazie alla sua visione e al
suo impegno, il festival è diventato un vero e proprio punto di incontro per la
comunità, favorendo la collaborazione e la partecipazione attiva di molte
realtà locali.
Il successo del festival dimostra come la collaborazione e la condivisione di
risorse possano portare a risultati straordinari, valorizzando il patrimonio
culturale e umano della comunità.
Un evento da ricordare, che ha senza dubbio lasciato
un'impronta nel panorama culturale locale, un'occasione unica per celebrare la
poesia in tutte le sue forme.
Maria Concetta Ammirati
Docente di Lettere nel Liceo classico Diodato Borrelli di
Santa Severina
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