LICEO CLASSICO BORRELLI - ELENA PARISI
La poesia, una delle forme d’arte
più antiche e affascinanti, continua a svolgere un ruolo cruciale nella nostra
società. Nonostante i cambiamenti tecnologici e culturali, la poesia rimane un
mezzo potente per esprimere emozioni e idee profonde, rappresentando un faro di
bellezza interiore e riflessione.
La valorizzazione e la conoscenza
della poesia sono le finalità principali del Festival della poesia “A sud di
ogni altrove” - direzione artistica
Angela Caccia – la cui seconda edizione ha preso l’avvio il 14 settembre nella
magnifica cornice del Castello di Santa Severina, in collaborazione con
l’amministrazione comunale e varie associazioni locali, tra cui quella dei
Borrelliani, la pro loco “Siberene”, il Museo del Caffè e la cooperativa
“Aristippo”.
L’esordio ha visto confrontarsi due
poeti del sud, Domenico Cipriani e Francesco Filia, entrambi originari della
Campania, autori di numerose pubblicazioni e vincitori di premi prestigiosi. Il
primo noto per la contaminazione tra musica e poesia e l’altro si interessa
prevalentemente di filosofia, poesia e critica letteraria.
Gli studenti del liceo Borrelli,
guidati dai loro docenti, ancora una volta in prima linea nella presentazione
dei poeti ospiti e degli artisti che hanno ricevuto riconoscimenti, tra cui
Carlo Gallo, noto attore di cinema e teatro, con un lungo e prestigioso
curriculum artistico e che ha ideato, tra l’altro, lo spettacolo “Il jukebox
della poesia”, per il quale è stato premiato, Giuseppe Caruso che si è distinto
come muralista e pittore, utilizzando la sua arte per valorizzare la sua terra
natale, entrambi rappresentanti ideali della “restanza”, di chi ha deciso di
restare, rinunciando a recidere il legame con la propria terra e comunità
d’origine con un atteggiamento propositivo e non certo di rassegnazione e/o di
passiva accettazione, Luigi Capozza, con i versi di una poesia incentrata sul
contrasto tra il “tempo inquieto delle attese giovanili” e la stabilità di un
castello, simbolo di rifugio mentale, Ofelia Giudicissi, conosciuta per il suo
impegno nella tutela e nella salvaguardia della lingua e della cultura
arbëreshë, i cui versi, declamati da Maria Cianciaruso, hanno offerto
un’intensa riflessione sulla dimensione sacra e profonda dell’amore e la
poetessa locale Paola Deplano con la lettura di brevi versi sulla Montedison di
Crotone, regina perduta che ha lasciato solo veleni.
Il tutto è stato allietato dalla
possente voce della maestra di canto Sabrina Zumpano e dalle dolci note della
chitarra di Elisa Buonaccorsi, persone talentuose che arricchiscono il nostro
territorio.
L’incontro, svoltosi sotto forma di
dialogo tra i poeti con l’intervento della presentatrice Daniela Galasso, ha
esaltato la capacità della poesia di condensare pensieri complessi e sentimenti
intensi in poche parole. Questo la rende uno strumento ideale per esplorare
temi universali come l’amore, la morte, la natura e l’esistenza umana, offrendo
conforto, ispirazione e una nuova prospettiva sulla realtà.
Il convegno ha offerto
un’opportunità unica per confrontare le opere di poeti diversi per esperienze e
stili. Gli interventi hanno esplorato le similitudini e le differenze
nelle loro visioni della natura, del mondo e della poetica, evidenziando come
questo confronto possa arricchire la comprensione e l’apprezzamento della
poesia contemporanea.
Il dialogo e la lettura dei brani
hanno fatto emergere, inoltre, il valore educativo della poesia che può aiutare
a sviluppare competenze linguistiche, stimolare la creatività e promuovere il
pensiero critico. Attraverso la lettura e la scrittura di poesie, anche
gli studenti imparano a esprimere se stessi in modo più articolato e a
comprendere meglio le loro emozioni e quelle degli altri. Da qui l’importanza
della presenza dei giovani alunni del Borrelli a eventi di questo genere che
sono sempre da promuovere e supportare perché, in un mondo sempre più frenetico
e tecnologico, la poesia offre un momento di pausa e riflessione. Le parole
poetiche possono creare connessioni profonde tra le persone, superando barriere
culturali e linguistiche.
La poesia, con la sua capacità di
toccare il cuore e la mente, può quindi contribuire a costruire una società più
empatica e comprensiva. È questo il principale insegnamento da trarre da questi
incontri.
La poesia non è solo un’arte del
passato, ma una necessità del presente. Continua a essere una fonte
inesauribile di bellezza, saggezza e introspezione. Che si tratti di leggere un
sonetto di Shakespeare o di scrivere versi personali o leggere testi di poeti
locali e meno conosciuti, la poesia ci invita a esplorare le profondità
dell’animo umano e a trovare significato nelle nostre esperienze quotidiane.
Francesca
Elena Parisi
Classe
3^ B
Liceo
Classico “D. Borrelli”
di Santa
Severina
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