L'utilità dell'inutile ! - Anna Melillo
Ha senso oggi un Festival della Poesia? Ha senso oggi la
poesia? Per molti la poesia è un esercizio inutile, uno spreco di quel tempo
che dovremmo invece impiegare per essere produttivi, essere efficienti,
efficaci nel circuito economico, l'unico che sembra contare nel nostro mondo.
Scrivere o semplicemente leggere poesie è, in realtà, un
modo per non addormentare la mente che a
volte vorremmo lasciare sul comodino la mattina, appena alzati, per non
lasciarci distrarre dai nostri sentimenti dalle nostre emozioni, troppo
ingombranti in una esistenza che si fonda sulle mere logiche di mercato.
Possiamo e dobbiamo, invece, portarla con noi e lasciare che
ci parli nel modo migliore per comprenderci: le parole semplici ed essenziali
della nostra mente originaria, di quello che siamo nel profondo sono le uniche
verità che dobbiamo contenere e mantenere vive.
Quel profondo che è il terreno fertile della poesia, quel punto verso il quale non dovremmo
stancarci mai di rivolgerci. Come fa il sole con il girasole. Come fa Clizia,
trasformata dal dio Apollo, dio della poesia, nel bellissimo fiore, che ha la
peculiarità di essere rivolto verso il Sole, suo unico ed eterno amore, come
Ovidio ci racconta nelle sue Metamorfosi. Eugenio Montale, il giorno in cui
ritirò il Nobel per la poesia, nel 1975, dichiarò: "Io sono qui perché ho
scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo e questo
è uno dei suoi titoli di nobiltà".
La poesia è, pertanto, la forma più inutile tra tutte le arti: non ha
fini, non persegue scopi etici, moralistici, o politici, se è fatta con
autenticità. Inoltre, i risultati economici che la poesia porta sono
considerati dal mercato odierno pressoché nulli e questo, la rende un’arte libera, pulita, schietta.
L’inutilità della poesia, il suo non sottostare a scopi
immediati e visibili, costituisce il punto di rottura della logica
efficientista, l'unica che sembra sopravanzare nella società globale.
La verità è che la poesia è il nostro superfluo necessario,
la nostra valvola di sicurezza, la nostra semplice ed unica verità. Perché
tutto ciò che è inutile, in realtà, ci salva la vita e
ci rende liberi.
Docente e promotrice culturale
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