REPORTAGE DELLA SERATA DEL 21.9.2024 - FEDERICA CASTAGNINO
Poesia e musica: filo conduttore
della seconda serata di A sud di ogni altrove “Poesia e musica:
Compromesso fra suono e significato che non consente soluzioni parziali a
favore dell'uno o dell'altro termine. La poesia è musica fatta con parole
e persino con idee: nasce come nasce, da un’intonazione iniziale che non si può
prevedere prima che nasca il primo verso”. Con queste stesse parole che il
grande Eugenio Montale usa per descrivere il rapporto tra poesia e musica
nel suo saggio Sulla poesia, si può sintetizzare il secondo incontro di questa
seconda edizione del festival di poesia A sud di ogni altrove, voluto
dall’eccezionale e instancabile Angela Caccia e tenutosi sabato 21
settembre nella consueta cornice del castello di Santa Severina.
Un fil rouge, quello del
primordiale ed essenziale rapporto tra note e versi, che ha accompagnato
l’ascolto e le riflessioni profonde di una sala nuovamente gremita di
un pubblico sempre attento e partecipe; un fil rouge declinato, o forse
meglio dire “musicato” in questo caso, attraverso i testi dei due poeti
ospiti in questa occasione, la siciliana Lucia Lo Bianco e il poemusico
(così si autodefinisce) pugliese Vincenzo Mastropirro, e attraverso le
note degli ospiti musicisti della serata, il maestro Francesco Novello e
il gruppo dell’associazione musicale G. Verdi di Roccabernarda, già ospiti
della precedente edizione, guidati sempre magistralmente dal maestro
Francesco Castagnino. Così le note prodotte dal clarinetto del maestro
Novello e dal gruppo di ottoni del maestro Castagnino si sono intrecciate
con la musicalità della poesia dialettale e intima di Mastropirro, non a
caso anch’egli musicista, e quella prodotta dalle immagini profonde della
poetessa Lo Bianco. I versi di Mastropirro sono echi di strumenti
orientali, gli stessi che il poeta utilizza per accompagnare il suo canto;
il suo dialetto, lingua delle madri, la radice necessaria a trasmettere i
significati più profondi delle cose, il logos, l’essenza delle parole,
custode della cultura e massima espressione poetica.
Impegnati, ma non per
questo meno musicali, invece, i versi di Lo Bianco: potenti
metafore esprimono immagini legate alla triste quotidianità che affligge
la nostra società, dall’immigrazione alla guerra passando per la violenza
di genere come dimostrano i versi su Franca Viola, novella Proserpina
rapita e privata della vista della luce mentre era dedita a raccogliere
fiori in un prato. Intensi anche i versi declamati dai poeti locali,
ospiti di questa seconda serata: il dottor Paolo Staglianò con la sua visione
surreale della realtà e il suo uso musicale dei versi, segno di grande
maestria poetica; la dott.ssa Carmela Laratta la cui poetica esprime e riflette
invece la caducità della vita; Filippo Falbo, poeta calabrese e cantore di
questa tradizione morto nel 2021, presente attraverso i suoi versi
recitati da Carmelo Colosimo. Anche in questa serata hanno ricevuto
menzioni speciali nonché attestazioni di stima da parte del pubblico
alcune realtà meritevoli operanti nel nostro territorio che
contribuiscono ogni giorno alla sua crescita e al suo sviluppo.
La prima associazione premiata è
giovane ed è frutto della creatività di Ornella Pugliese: fondatrice
assieme al dott. B. Cortese di un laboratorio di ceramica e non solo a
Santa Severina, le sue creazioni sono espressione della forte passione ed
esperienza artigianale della creatrice. Le sue ceramiche non a caso sono
state scelte per premiare i partecipati a questa edizione del festival della
poesia. La seconda associazione premiata è il Soroptimist International
club di Crotone, un’associazione che opera nella città pitagorica dal 2018
e che fa parte del club internazionale di donne professioniste fondata nel
1921 a tutela dei diritti umani e della condizione femminile. Molte sono
le iniziative promosse dal club di Crotone e queste spaziano dalla
violenza di genere alla riqualificazione urbana. Infine, a essere
stata premiata è quella che si dedica alla conoscenza e alla
valorizzazione delle argille marmose di Cutro attraverso attività di
studio e ricerca, escursioni ed eventi: è l’associazione i Calanchi che
riesce ad attirare visitatori anche di altre regioni grazie alle sue
menzioni su media locali e nazionali.
Insomma, tutto questo è stata la
seconda serata di A sud di ogni altrove e non ci resta che aspettare il
prossimo appuntamento, sabato 28 settembre, per poter godere ancora
di attimi di poesia e musica e per poter conoscere aspetti nascosti ma presenti
della nostra realtà sociale.
Alla prossima.
Federica Castagnino
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